Sempre più spesso nel lavoro terapeutico mi imbatto in situazioni di dolore e sofferenza legate a dinamiche di relazioni di coppia che definirei <<tipiche del nuovo millennio>>. 

A cosa mi riferisco nello specifico? Senz’altro alle nuove modalità di entrare in relazione con gli altri attraverso le App di Dating, ovvero di “incontri”. Quelle modalità che prima non esistevano e che ora sono divenute tipiche per le prime frequentazioni.

Ma cosa sono queste App. che cercano di avvicinare tra loro persone fino a quel momento sconosciute? Quali sono i rischi e quali le opportunità per creare nuove relazioni di coppia?

Le app di incontri sono uno dei principali metodi ormai utilizzati per conoscere nuove persone. Sono usate per fare nuove amicizie, per trovare un partner o una frequentazione; ma spesso non si hanno problemi ad ammettere di utilizzare le App. di incontri esclusivamente per fini sessuali.

Ovviamente, come ogni cosa nel mondo web, anche le App di Dating sembrano essere ogni giorno di più; ma non voglio parlare nello specifico di come funzionano, né tanto meno farne pubblicità. Basterebbe fare una semplice ricerca su Google per scoprirne di diverse. 

Quello su cui vorrei soffermarmi è come l’utilizzo di queste App abbia cambiato l’universo delle relazioni di coppia e soprattutto quello del primo approccio tra chi ha bisogno, voglia e desiderio di incontrare qualcuno.

Mi riferisco a questo tema soprattutto per riflettere sulle conseguenze emotive che questo nuovo modo di entrare in relazione con l’altro porta.

Infatti è abbastanza riconosciuto che l’utilizzo di queste app abbia come scopo principale quello di conoscere qualcuno/a per intraprendere una nuova relazione di coppia. 

Apparentemente questa è una “buona” opportunità per chi si sente solo e vorrebbe avere un partner, o vivere qualche esperienza piacevole e gratificante. Purtroppo però, molto spesso, si sottovalutano le conseguenze di questo sulla propria vita emotiva.

Dalla mia esperienza clinica, seppur ovviamente non sufficiente per poter arrivare a conclusioni statisticamente e scientificamente rilevanti; posso evidenziare come la maggior parte degli incontri che nascono tramite l’utilizzo di queste App. portino ad una relazione di coppia che spesso si conclude in pochi e brevi incontri. A volte terminano con un rapporto sessuale, a volte nemmeno quello, a volte a incontri ripetuti al solo scopo di andare a letto insieme. 

La cosa più preoccupante dal punto di vista psicologico, a parer mio, è la mancanza sempre evidente di un interesse dell’altro e per l’altro dal punto di vista sentimentale ed emotivo. 

Ci si tratta e si viene trattati come semplici oggetti di soddisfacimento sessuale, e questo, in un modo o nell’altro porta all’interno di ognuno un forte senso di vuoto nel mondo affettivo. 

Molto spesso chi utilizza queste App. parte da una situazione relazionale di solitudine, e purtroppo altrettanto spesso è in quella solitudine che si ripiomba dopo esperienze che solitamente mancano della componente affettiva e sentimentale.

Ovviamente ci sono anche moltissimi casi in cui è proprio grazie a queste App. che si possono trovare persone nuove con cui si hanno spesso interessi comuni e possibilmente progetti comuni per instaurare relazioni forti e stabili. 

Le mie riflessioni sono soprattutto volte a dare qualche accorgimento in più a chi, solitamente, tende a non trattare se stesso con valore e preziosismo. Per cui a volte ci si lascia utilizzare come degli oggetti di esclusiva soddisfazione sessuale a dei perfetti sconosciuti.

Non lo permettete, a nessuno. Se volete sentirvi amati, prima di tutto rispettate voi stessi e permettete di starvi vicino solo a persone che vi trattano come è giusto che sia, ovvero come le persone più importanti che avete, voi stessi. Amare se stessi significa, anzitutto, proteggersi.